Chi siamo

LE ORIGINI

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS, compie quest’anno 100 anni.

La nostra storia ebbe inizio quando, dopo la Prima Guerra Mondiale, un gruppo di non vedenti guidati da Aurelio Nicolodi, capì che i minorati della vista avrebbero potuto rivendicare un’autentica integrazione sociale solamente se i ciechi stessi si fossero impegnati perché ciò accadesse, avvalendosi dei loro diritti umani e civili.

Il primo traguardo raggiunto da queste persone, fu la costituzione di un’Associazione, inizialmente non riconosciuta dallo Stato. La data storica a cui ci riferiamo è il 26 ottobre 1920 a Genova, dove ha ufficialmente inizio il viaggio che l’U.I.C.I. ha compiuto in questi anni.

La fondazione autonoma di un’associazione riscattò i non vedenti dalla mendicità e dalla tutela del filantropismo caritativo, che da sempre erano state le sole condizioni di vita loro consentite.

L’altra grande vittoria che fu conseguita grazie all’istituzione di quest’associazione, è stata la crescita della solidarietà fra tutti i ciechi, nonostante essi siano molto diversi fra loro per capacità, esperienza e cultura.

Successivamente, il 29 luglio 1923, l’Unione Italiana Ciechi passa da associazione non riconosciuta, a Ente morale eretto con Regio Decreto n° 1789. Diversi anni dopo, il 26 settembre 1947, un decreto legislativo del Presidente della Repubblica, il n° 1047, attribuisce all’Unione le funzioni di rappresentanza e tutela degli interessi morali e materiali dei ciechi in Italia, funzione che viene esercitata tuttora.

Il 23 dicembre 1978, attraverso un Decreto del Presidente della Repubblica, l’Unione viene definita Ente morale con personalità giuridica di diritto privato.

Nel 2007, l’Unione ha cambiato denominazione, passando da “Unione Italiana dei Ciechi” a “Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti”, includendo così nel nome, anche l’altra categoria di cui da sempre si occupa ovvero gli ipovedenti.

L’U.I.C.I. in quanto organizzazione non lucrativa di utilità sociale, qualifica acquisita nel 1998, ha da sempre come scopo fondamentale l’integrazione dei minorati della vista nella società, anche mediante convenzioni con lo Stato ed Enti pubblici e privati.

Laddove l’Unione ha incontrato carenza nei servizi sociali offerti dallo Stato e dagli Enti Pubblici Territoriali, ha provveduto a creare dei Centri che fossero degli strumenti operativi a supporto dell’attività dell’Associazione. Un primo esempio è il Centro Nazionale del Libro Parlato, fondato nel 1957 come strumento di accesso alla cultura nel senso più ampio del termine; tale Centro si occupa della produzione e della distribuzione di opere su cd-audio, comprese le più importanti riviste e quotidiani nazionali.


Parallelamente a un’attività volta alla creazione di supporti tecnici adeguati per minorati visivi, l’Unione ha portato avanti un grande impegno sociale per i diritti umani e civili delle persone affette da disabilità visiva. Questo impegno sociale ha portato gradualmente a una piena integrazione scolastica dei ciechi nella scuola pubblica e al riconoscimento del non vedente come persona con pieni diritti legali e civili, sancendo così il diritto alla partecipazione di ogni individuo al Governo del proprio Paese, nonché il diritto di accesso in condizioni di uguaglianza nel pubblico impiego nel nostro Paese.

SCOPI E FINALITA’

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nasce con lo scopo primario di integrare persone cieche ed ipovedenti nella società. Tale associazione opera senza fini di lucro al fine di perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale.

In primo luogo la tutela nei confronti di persone minorate della vista trova piena realizzazione attraverso la creazione di apposite strutture operative e le specifiche convenzioni con le pubbliche amministrazioni competenti.

Addentrandoci ancor più nel dettaglio, è possibile affermare che l’U.I.C.I.:

  • favorisce la piena attuazione dei diritti umani, civili e sociali dei ciechi ed ipovedenti, così come la loro equiparazione sociale e l’integrazione in ogni ambito della vita civile, promuovendo allo scopo specifici interventi;
  • promuove ed attua iniziative sia per la prevenzione della cecità, per il recupero visivo, per la riabilitazione funzionale e sociale dei ciechi ed ipovedenti, sia per l’istruzione dei ciechi ed ipovedenti e per la loro formazione culturale e professionale;
  • garantisce la piena attuazione del diritto al lavoro per i ciechi ed ipovedenti, favorendo il collocamento lavorativo e l’attività professionale in forme individuali e cooperative;
  • attua iniziative assistenziali rispondenti alle necessità dei ciechi ed ipovedenti, con particolare attenzione ai pluriminorati e agli anziani;
  • opera nel campo tiflologico e tiflotecnico per garantire la disponibilità di strumenti sempre più avanzati.

Lo Statuto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS – ETS è stato deliberato dal XXIII Congresso Nazionale e successivamente il Consiglio Nazionale ha deliberato i regolamenti attuativi dello stesso.

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